BAFANA BAFANA
1 - Antonello Elia
SUBO
3 - Cecconi Mattia
2 - Mbida Jean
1 - Ponchia Matteo
1 - Varotto Luca
Una di quelle partite che si presentano da sole. Due squadre esperte, storia lunga, facce da Palo. In campo c’erano amici, fratelli, e pure un ex che si conosce fin troppo bene. Intorno, il pubblico era quello delle grandi occasioni: panza piena di pizza, birra che colava dai bicchieri, e l’aria tesa da quarto di finale vero. Ma poi, il campo.
I Subo entrano in modalità “tempesta perfetta”: Cecconi in versione Michelangelo del Palo, pennella tre capolavori che affondano subito l’inerzia. E se qualcuno pensava che il rientro dalle ferie potesse appesantire Mbida, la risposta arriva secca: doppietta, dominio fisico, devastazione emotiva.
I Bafana provano a rientrare col solito cuore e l’immancabile Antonello, che non si arrende mai e prova a tenere in piedi la baracca con l’onore di chi ha già dato tanto in questo torneo. Ma quando Ponchia prima, e Varotto poi, scrivono a referto il settimo, cala il sipario anche sui sogni degli amaranto patavini.
Partita a tratti ruvida (si sono visti pure un paio di cartellini), il che ci racconta di un match combattuto fino all’ultimo, con orgoglio e magari pure un po’ di frustrazione. L’ex Bordin esce precauzionalmente per un colpo che fa tremare i Subo, ma non pare nulla di grave. E meno male: in semifinale serviranno tutti, nessuno escluso.
I Bafana salutano un’edizione comunque generosa, giocata con passione, immancabile tigna e stile. Li rivedremo, e sarà ancora spettacolo. Una squadra che è una certezza costruita con grande sapienza da “Mr RealPd” Savioli.
I Subo invece sembrano una macchina da guerra. Difesa solida, gamba fresca, uomini chiave che fanno la differenza. A questo punto, l’obiettivo è uno solo: tornare a giocarsi il titolo. E se giocano così, non è un sogno. È una possibilità concreta. Qualcuno direbbe “E’ l’ann” ma loro subito gli tappano la bocca
Ultimi commenti