Se la prima gara era partita con l’odore di brace, la seconda è vissuta con la griglia a pieno regime. Le salsicce sfrigolano, le birre ghiacciate vengono spinate a rotta di collo e gran parte del pubblico accorre da Galeone, ché il Palo, si sa, si gusta meglio a pancia piena.
In campo? In campo si balla. Male per la Mala, bene (anzi: benissimo) per questi Cicloni che sono giovani, ma giocano con l’intelligenza tattica di chi è cresciuto a video dei Subo di fine anni Dieci.
Eppure la Mala non parte male: si affida ai soliti noti, e qualcosa di buono si intravede. Parpajola detta i tempi con la disinvoltura di chi ha già vinto titoli di squadra e personali, Breveglieri Luca trova due pali che profumano di redenzione dopo la falsa partenza.
Ma i Cicloni sono un vento che non avvisa: improvvisi, rapidi, dirompenti. Apre Calore con una doppietta in avvio che mette subito i brividi. Poi arrivano Marinaro, Pivato e Turetta, e il tabellino si riempie come il vassoio di salsicce grigliate da Galeone. Tutti a segno, tutti coinvolti, tutti con quella fame di vittoria pari a chi, questa sera, è accorso per i panini onti.
Il ritmo è alto, la partita vibrante, il finale serrato: 5-4 per i più giovani, e la sensazione che stiano davvero cominciando a capire il mestiere.
Le salsicce, intanto, si stanno esaurendo. Ma il sapore del rammarico resta sulla griglia – lato Mala del Force. Due sconfitte su due, e una rincorsa che ora si fa in salita.
In classifica, i Cicloni a quota 6 volano: punteggio pieno, differenza positiva e qualificazione agli ottavi in tasca. Mala ferma a zero, costretta a vincere contro i Colpiti, sperando poi nel favore dei numeri e degli astri. E intanto, qualcuno sussurra: “Questi Cicloni… sono una bella sorpresa”.
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