ATLETICO PERNIENTE
1 - Durante Rocco
1 - Martin Mattia
1 - Naso Giovanni
Nel cuore della notte padovana, quando anche le zanzare si mettono in modalità risparmio energetico, va in scena una partita che sa di dentro o fuori. Poeti e Atletico Perniente si presentano all’ultimo appuntamento del girone con il medesimo mantra: vincere, senza prendere gialli, per sperare in un ripescaggio tra le migliori terze. Una specie di “Squid Game” del Palo, ma con più poesia e meno ferocia.
Il tifo è tutto per i Poeti, che giocano letteralmente in casa. Ma l’Atletico, orgoglioso e un po’ guascone, porta con sé addirittura il main sponsor da Vicenza – roba da Champions – a testimonianza che, anche senza vittorie fin lì, il cuore non manca. La partita è bella, corretta, combattuta: Clara apre il sipario per i Poeti, ma Naso risponde subito e ricorda a tutti che, se serve, lui il palo lo trova anche a occhi chiusi.
Nella ripresa Durante mette la freccia con uno dei suoi 36 timbri in carriera, Cattelan illude, ma Martin Mattia chiude i conti con freddezza olimpica. Purtroppo, proprio il generoso Cattelan è protagonista anche di un brutto episodio: corsa, caduta sul cordolo, infortunio serio al ginocchio. A lui – e a Zin, uscito acciaccato dopo due battaglie – va l’abbraccio di tutto il TdP. Forza ragazzi.
Con questi tre punti l’Atletico Perniente si issa a quota 3 e ripescaggio come miglior terza ottenuto. Peccato però che mezza squadra, fischio finale alla mano, abbia già il trolley pronto per le ferie. Agli ottavi arriveranno rimaneggiati peccato. Poeti, invece, chiudono a zero ma con la solita eleganza. Sul campo non ce l’hanno fatta, ma al BarH hanno vinto loro, svuotando un fusto con gran dedizione.
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