La cronaca di questa partita la si potrebbe cominciare da un concetto semplice: i Tu Quoque erano a rosa completa. I Goderecci, decimati. Il resto è più o meno una conseguenza. D’altronde, i vent’anni sono belli per questo: ci sono priorità che sfuggono alla logica e puoi anche saltare un turno al TdP se hai in ballo hai un’uscita con una tipa… beata gioventù. E così, mentre i bookmakers azzardavano il ritorno di un 21-0 ( proprio come inInghilterra–Italia del '96, sì, quella del “record assoluto” al TdP), la partita parte e… non c’è storia.
Tu Quoque in modalità furia: Calovi si prende subito la scena, poi Esposito e Valente la dilagano, Pasianotto fa presenza ma soprattutto è Toffanin a scatenarsi con quattro pali in quindici minuti. I Goderecci che ci provano, onore a chi c’era: il palo di Coda è uno squillo d’orgoglio, quello di Butucel un piccolo manifesto di dignità sportiva. Ma non basta.
Finisce 10-2, con i Tu Quoque che ringraziano l’occasione per rimettere la differenza a posto (+8) e presentarsi all’ultima giornata col sorriso di chi sa che ora può anche giocarsela con calma. La squadra vicecampione in carica sale a quota 4, appaiata a Mica Pizza & Fichi, e col match contro Rumapali in programma sa che un pari può bastare. Percentuali? Ottavi in tasca al 95%.
Per i Goderecci, invece, è già epilogo. Due partite, due sconfitte, -9 di differenza. Addio speranze, ma si esce a testa alta. Forse un po’ troppo alta per guardare il campo, ma fa niente: il Palo è anche questo, e soprattutto si puo’ pensare anche al 2026
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