CICLONI
1 - Calore Alessandro
1 - Corti Mario
È stato un classico scontro generazionale, uno di quelli da tavola di Natale: i giovani con il fuoco dentro, gli zii esperti con la forchetta già in mano. I Cicloni partono come fulmini, fiutando la possibilità dell’impresa. Corti Mario — esordiente ma senza soggezione — battezza la partita. Poi Calore Alessandro, al quarto TdP, mette il secondo timbro con la stessa convinzione di uno che ha già visto le burrasche di questo torneo.
Ma i Ratti, si sa, non affogano. Galleggiano, osservano, e poi — quando meno te lo aspetti — colpiscono. In rimonta, certo. È la loro arte. Favaro Davide, alla prima ma con la faccia di uno che è nato al Palo, riapre la danza. Poi arriva lui: Tommaso Faccin, il professorone della specialità, che trova il pari con la solita eleganza da curriculum enciclopedico. Il colpo del KO è di Pastore Nicolò, 45 pali in carriera e ancora fame di altri 45. E quando colpisce lui, è spesso decisivo.
La partita, bella, combattuta, nervosa al punto giusto, si chiude con un epilogo che racconta tanto. I Cicloni escono sconfitti ma non ridimensionati: sono giovani, sono già competitivi, e hanno margini ampi come le corse di Turetta e Pastore Ludovico. Torneranno in campo per gli ottavi e non sarà per fare da comparse.
I Ratti invece si godono la terza vittoria in tre partite, chiudono il girone D a punteggio pieno e si candidano — per l’ennesima volta — al ruolo di mina vagante da incubo per chiunque nei turni a eliminazione. Sono in tanti, sono rodati, sono i Ratti. Basta il nome, e già si sente odore di quarti.
Tommy quel tuo bacio mi ha stregata, ti prego vediamoci ancora….
Sei bellissimo
La tua baby
Buona la frittura, rivedibili le strategie per vendere di più…
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